NITRITI E NITRATI NELL’ACQUA
La legge italiana prevede un limite massimo di accettabilità di 50 mg/l, quantitativo assolutamente non accettabile per i neonati. Per i neonati che assumono acqua potabile o alimenti molto ricchi di nitrati sussiste il pericolo di una metaemoglobinemia, che in casi estremi può avere conseguenze letali.
L’organismo umano non ha bisogno né di nitrati, né di nitriti.
Un aumento della tossicità è associabile alla trasformazione dei nitrati in nitriti che può avvenire nella bocca e nel tratto gastrointestinale.
Altro fenomeno di tossicità legato alla presenza di nitrati consiste nella formazione di nitrosamine: noti agenti cancerogeni. In determinate circostanze i nitrati si trasformano in nitriti. Questa reazione può avvenire nel terreno, nell’acqua potabile, negli alimenti e nell’organismo umano. I nitriti sono sostanze tossiche; legandosi all’emoglobina (la proteina del sangue che trasporta l’ossigeno ai tessuti) ostacolano l’ossigenazione. Particolarmente a rischio sono i neonati, nei quali la scarsa ossigenazione può causare difficoltà respiratorie e, in casi estremi, asfissia (morbo blu).
Le acque trattate con le nostre apparecchiature ad osmosi inversa hanno ridotto,nelle sperimentazioni scientifiche, la presenza di Nitriti al 99%.